Durante l’epoca Vittoriana nasce la famosa crinolina che rende inconfondibili gli abiti femminili.

Nonostante forti capovolgimenti politici hanno scosso l’America e l’Europa, lo sviluppo industriale continua il suo percorso indisturbato.

Per epoca Vittoriana si intende quella ventina d’anni che intercorre fra il 1850 e il 1870.

In questi anni i due paesi arbitri della moda sono la Francia e l’Inghilterra, entrambi impegnati in un’ importante politica di sviluppo.

In Francia il Terzo Impero è appoggiato dai banchieri e dagli industriali, mentre in Inghilterra la giovane Regina Vittoria, insieme al Principe Consorte, celebra la Tecnologia con la Grande Esposizione del 1851 tenuta al Palazzo di Cristallo.

Moda in epoca vittoriana: la famosa Regina Vittoria
La celebre Regina Vittoria in una foto d’epoca.

Il periodo Vittoriano è un periodo di benessere senza precedenti per molte persone.

La borghesia via via ingrossa le sue fila e si sta creando una piccola élite: sarà quest’ultima a dettare la moda in epoca Vittoriana.

Intorno al 1860 si assiste alla nascita dell’Alta Moda, con l’emergere di una vera e propria sartoria. La paternità di quest’ultima si deve proprio ad un inglese, Charles Frederick Worth, che diventa il gigante inattaccabile

del mondo internazionale della moda.

Moda in epoca vittoriana: Worth celebre couturière
Il celebre couturière Charles Frederick Worth

La moda maschile in epoca Vittoriana

Nel 1850 l’Inghilterra è, inoltre, la nazione guida nel mondo per la produzione in massa di tessuti.

La moda maschile in epoca Vittoriana vede la nascita di nuove linee di giacche e pantaloni: su tutto la parola chiave è comodità.

Sopravvivono ancora le due linee fondamentali per gli abiti: la redingote per il guardaroba da giorno e l‘abito a code per la sera.

Moda in epoca Vittoriana: abbigliamento maschile

La redingote continua ad essere l’indumento principale per gli uomini fino alla Prima Guerra Mondiale; in ogni caso era destinata ad essere sostituita, in occasioni più informali, da altri capi d’abbigliamento.

Il primo è l’abito del mattino, evoluzione dell’abito indossato per andare a cavallo nel 1840.

Nel 1850 nasce il giaccotto, confezionato con un tessuto ruvido e considerato un indumento casuale.

La giacca cambia forma di anno in anno, anche se con lievi variazioni.

Quello che cambia molto invece è il panciotto soprattutto a seconda della giacca con cui viene indossato. Il gilet a doppio petto viene portato in massima parte, con l’abbigliamento sportivo.

La sera si preferisce il monopetto con una scollatura molto profonda per mettere in evidenza l’eleganza della camicia, spesso ricamata.

Interessanti modifiche riguardano anche i pantaloni che ora sono tubolari, portati lisci, senza pieghe nè risvolti, come ai giorni nostri. Sono scomparsi i calzoni stretti alle caviglie, di moda nel decennio precedente.

Le calzature anticipano i moderni stivaletti, con una parte elastica applicata all’interno.

Dal 1860 diventano di moda le scarpe con le stringhe.

I cappotti continuano ad essere di moda, per il periodo invernale presentano un’imbottitura all’interno.

Per le serate informali si utilizza ancora la cappa e si inizia a portare il soprabito.

Rispetto al periodo precedente, il Romanticismo, il colletto rigido non è più utilizzato: dicevo che ormai la parola d’ordine è praticità, ed è quindi sostituito da un colletto rotondo completato da una cravatta o da un nodo a farfalla.

Il colletto rigido e alto è raramente portato solo con l’abito a code.

Acconciature maschili

In questi anni gli uomini iniziano a cambiare pettinatura.

Portano i capelli lisci o ricci con la scriminatura su un lato; i capelli cadono dietro sul colletto e coprono le orecchie.

E’ questo il momento in cui gli uomini iniziano ad usare unguenti diversi, dal sego al macassar (un olio per capelli). Da qui nasce la necessità di proteggere gli schienali delle sedie o dei divani con un rettangolo di stoffa o con più eleganti pizzi.

Il cilindro rimane il cappello per le serate importanti, mentre di giorno si usano bombette, berretti, cappelli flosci.

Fra gli accessori non possono mancare il raffinato monocolo, il bastone da passeggio e i guanti chiari da usare anche per la sera.

Gli uomini utilizzano pochi gioielli, fra questi qualche anello, i gemelli per la camicia, spille da cravatta e catene per l’orologio da taschino. Neanche a dirlo il tutto è creato in oro e spesso è arricchito con pietre preziose.

Accessori maschili di epoca Vittoriana
Accessori maschili

La moda femminile in epoca Vittoriana

Come per tutti i secoli, le più grandi stravaganze si registrano nell’ambito della moda femminile.

Protagonista indiscussa della moda in epoca Vittoriana è lei, la crinolina.

E come sempre, quando appaiono quelle che gli umoristi delle varie epoche chiamano “stravaganze” i racconti e gli aneddoti si sprecano.

Diciamo subito che l’idea di dare ampiezza alle gonne non è nuova: ricordiamo il guardinfante del XVI e XVII secolo, ai paniers del XVIII secolo.

Pensate che nel Cinquecento e nel secolo successivo, ci si trovò costretti ad allargare le porte perchè le donne non vi passavano a causa dell’ampiezza dei loro verdugali (ricordate i vestiti delle Meninas di Velazquez?).

Rispetto a tutto questo diciamo che la crinolina ha fatto un passo avanti.

Moda in epoca vittoriana, crinolina
La crinolina

La nascita della crinolina in epoca Vittoriana

Come si è arrivati a questa invenzione?

Gli abiti femminili, dopo il 1860, prendono spunto da quelli del periodo precedente.

Nel 1840 per dare alle gonne la forma di campana si usano più sottogonne inamidate. Cosa che, dopo un pò di tempo, viene considerata uno spreco inutile.

La soluzione viene trovata con la crinolina che, sembra strano, rappresenta per l’epoca un passo in avanti verso la libertà.

La tecnologia del XIX secolo ha infatti permesso di produrre fascette d’acciaio molto leggere e flessibili che vengono cucite insieme per formare una singola sottogonna.

E’ una vera e propria gabbia d’acciaio, ma che permette libertà di movimento alla donna che l’indossa, rispetto alle tante sottogonne degli anni precedenti.

Come in tutte le cose ci sono però anche degli inconvenienti: bastava, infatti, un colpo di vento e questa si rovesciava come un ombrello!

Altri aneddoti raccontano che le crinoline diventano il … luogo ideale dove nascondere oggetti, presi in modo non proprio legittimo.

Una volta, sotto la crinolina di una bella signora sono stati trovati ventitrè scialli, undici dozzine di fazzoletti, sedici paia di stivali, una cassa di acqua di Colonia, trenta paia di busti … e molto altro ancora!

Tornando alle folate di vento … va da sè che mostrare le gambe è ancora un tabù in quegli anni e quindi sotto le gonne le donne indossano sempre i mutandoni.

Moda in epoca Vittoriana, la principessa Eugenia di Montijo
Winterhalter, Ritratto dell’imperatrice Eugenia di Montijo con le sue dame d’onore, 1855. Compiègne, Castello di Compiègne

Moda in epoca Vittoriana: caratteristiche dell’abbigliamento femminile

Sopra il punto vita le silhouettes femminili rimangono sostanzialmente invariate.

Il busto, ancora in uso, è confezionato con materiale più leggero e sagomato in modo da adattarsi alla forma del corpo.

Modelli di abiti di epoca Vittoriana
Abito di epoca Vittoriana
Moda in epoca Vittoriana, abiti
Moda in epoca Vittoriana, abiti

Gli abiti che coprono la crinolina di per sè non hanno nulla di particolare, a parte la grande quantità di stoffa utilizzata per coprirla.

Pizzi, passamanerie, e merletti abbondano quale decoro degli abiti, soprattutto in quelli da sera a cui si aggiungono balze e festoni che contribuiscono a creare un’impressione di ampiezza..

Da notare che negli anni seguenti, quando la crinolina scompare, la stessa quantità di stoffa viene utilizzata questa volta per coprire il sellino posteriore che le donne iniziano ad utilizzare dagli anni Settanta dell’Ottocento in poi: ne parlo nel mio articolo La moda al tempo di Boldini.

I corpini hanno la vita bassa, le scollature variano molto.

Dal 1855 ritornano di moda le maniche larghe, più ampie all’altezza del polso.

Le gonne e i corpini sono confezionati separatamente con la gonna che è arricciata in vita e raccolta nella cintura.

Per coprire questi abiti così voluminosi si confezionano cappotti di tre-quarti abbottonati sul davanti, oppure giacchette corte, aderenti in vita che si allargano sui fianchi.

Fondamentali anche gli scialli.

Pettinature, accessori, scarpe

Moda in epoca Vittoriana, accessori
Epoca Vittoriana accessori
Cappelli
Moda in epoca Vittoriana, bracciale
Bracciale di epoca Vittoriana

Le gonne lunghe, come potete immaginare, arrivano a toccare il collo del piede, ragion per cui le donne non calzano semplici pantofoline, come per esempio durante lo Stile Impero, ma ora sono più comodi gli stivaletti alti fino alla caviglia.

In origine senza tacco, questo venne aggiunto nel corso degli anni Cinquanta.

Per quanto concerne le pettinature, lo chignon si sposta gradatamente verso la nuca e viene avvolto nella seta nera.

I capelli, tirati indietro, coprono le orecchie, oppure vengono intrecciati e quindi raccolti.

Le pettinature vengono ornate con gemme o fiori.

Sono ancora di moda le cuffie che cambiano forma per adattarsi di volta in volta alle diverse pettinature.

I cappelli, fino al 1860, di solito sono in paglia a tesa larga e ondeggiante, dopo il 1860, con la moda dello chignon basso, arriva la moda dei capellini piccoli detti a scatola per pillole. Questi sono portati inclinati in avanti e guarniti con un piccolo ciuffo di piume.

Di sera le signore coprono il capo con una larga sciarpa di seta o di pizzo, disposta in modo da incorniciare il volto.

Fondamentali sono anche gli ombrellini, piccoli e a volte ornati con una piccola frangia.

L’oro viene utilizzato per i bracciali nei quali si incastonano una grande varietà di pietre semi-preziose come l’acquamarina o il crisolito.

Solitamente i bracciali hanno un grosso pannello ovale al centro ed una fascia tipo polsiera: il pannello centrale contiene una miniatura o un motivo decorato sotto cristallo.

Le spille, gli ornamenti da capelli, gli anelli e i pendenti sono ancora di gran moda, tanto che quasi tutte le donne dell’epoca hanno i fori alle orecchie.

Come sempre, quindi, un’altra epoca straordinaria che, sono sicura, non mancherà di affascinarvi!

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  1. […] miei articoli sulla moda dell’ epoca vittoriana e la moda al tempo di Boldini ho parlato in modo approfondito di questa […]

  2. […] Splendida è anche la moda in epoca vittoriana. […]

  3. […] fatica si alza dalla sedia, la crinolina, come di moda in epoca Vittoriana, rende difficile […]

  4. […] ritratto rappresenta splendidamente la moda in epoca Vittoriana … tutta crinoline, balze e […]

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