Partecipare al Salone Internazionale del libro di Torino come autrice è stata un’esperienza unica carica di emozioni.

Salone Internazionale del libro di torino emozioni

Ho sempre amato leggere, fin da piccola.

Come lettrice, sono stata diverse volte al Salone Internazionale del libro , un appuntamento che tutti gli amanti della lettura non possono perdersi.

E’ immenso, c’è il mondo.

Oltre alla lettura, amo perdermi all’interno delle librerie, respirare il profumo dei libri, quell’aroma speciale che diffonde la carta stampata.

Mi rilassa.

E poi ci sono loro, i libri.

Li prendo in mano, li sfoglio, guardo le copertine che mi affascinano con i loro colori smaglianti o meno; leggo il piccolo riassunto, li faccio miei.

Ho sempre fatto così anche a Torino. Solo che lì le emozioni sono quintuplicate: ci sono tutte le case editrici che contano, tutte le librerie unite in un solo luogo, il Lingotto Fiere. Stupendo.

Quest’edizione, è stata, per me, speciale, diversa.

Vi racconto le emozioni provate al Salone Internazionale del libro

Salone Internazionale del libro, ingresso
Ingresso al Salone Internazionale del Libro.

Un’edizione diversa, speciale.

Si perchè quest’anno ho partecipato come autrice del mio romanzo Un soffio di voile e, stare dall’altra parte, dentro uno stand della tua casa editrice, in questo caso la Pluriversum Edizioni, è tutta un’altra cosa.

Parto il giorno prima. Mercoledì 18, i libri sono già in macchina, e si parte in direzione Torino.

Arrivo e, nel pomeriggio, con il mio compagno andiamo subito al Lingotto Fiere, dove si tiene la manifestazione.

Nel frattempo, contemporaneamente, un piccolo squillo mi avvisa che è arrivato un messaggio whatsapp: guardo e vedo che è del mio editore: mi ha inviato il pass che mi terrà compagnia per quattro giorni e dovrà sempre essere bippato ogni volta che si entra e si esce.

Ci dirigiamo dentro il labirinto dei padiglioni, alcune case editrici stanno già sistemando i libri negli scaffali.

Il mio è il Padiglione 3, Stand N25. Eccolo, è pronto, ma è silenzioso. I libri con l’editore e gli autori arrivano domani.

19 maggio, si inizia!

Firmacopie al Salone Internazionale del libro
Firmacopie al Salone Internazionale del libro

Il Salone apre i battenti alle 10.00.

Puntuale arrivo al Lingotto alle 9.50.

C’è già gente, mi guardo intorno, molte sono le scolaresche. Bello. Bambini di ogni età, anche piccoli, che con lo zainetto sulle spalle sono emozionati.

Un elogio alle maestre e agli insegnanti: far amare la lettura, in tempo di ebook, internet … è cosa lodevole.

Avanzo verso il cancello.

Con me c’è un piccolo carrello che mi aiuta a trasportare uno scatolone: i miei romanzi sono dentro.

Mi avvicino al varco di ingresso, pass alla mano. Sono tutti molto gentili. Mi bippano il pass, quindi passo al controllo del metaldetector: tutto a posto, può andare.

Varcato l’ingresso un aroma di caffè e croissant mi avvolge: molti stanno facendo colazione e … un pieno di energia!

Percorro il lungo corridoio che porta allo Stand 3 facendo lo slalom fra i visitatori.

Entro e lo scorgo in lontananza.

L’editore, con le addette stampa, è già arrivato, stanno sistemando i libri sul tavolo – espositore.

Saluti, abbracci, l’emozione è tanta.

Un pò alla volta arrivano anche gli altri autori, ci si conosce e si inizia insieme il lavoro di promozione.

La mattinata vola via veloce.

Sono le 14.30 è giunta l’ora del primo firmacopie.

Mi siedo al tavolino, le copie dei miei romanzi mi fanno compagnia.

Cerco lo sguardo dei visitatori, alcuni si fermano, parlo loro del libro, altri fuggono via.

Li capisco. Non piace neanche a me essere “intercettata” mentre faccio acquisti.

La prima giornata sta per finire. Oggi ci siamo “rodati”, domani si entra nel vivo.

20-22 Maggio: i giorni “caldi” del Salone

Salone del libro: il mio romanzo in esposizione
Salone del Libro: il mio romanzo Un soffio di voile, in esposizione

Si riparte.

Si vede subito che stiamo entrando nel week end.

Venerdì, sabato e domenica, il Salone è pieno.

gli eventi si susseguono uno dietro l’altro.

In lontananza si sentono i microfoni degli incontri, interviste, che si fanno nei diversi padiglioni e nelle sale apposite. Molti sono gli eventi dedicati alla lettura, conferenze, laboratori didattici per bambini. E di piccoli lettori che si aggirano curiosi per gli stand ne ho visti molti, che gioia!

Ma è tempo di tornare a noi.

L’editore mi chiama. Sono tranquilla, Antonio è una persona straordianria che sa metterti a proprio agio e poi … si chiama come il padre di Giovanni … scherziamo su questo!

Andiamo a fare la prima intervista. Parliamo del romanzo Storico, mi dice. Iniziamo, sono un fiume in piena.

Giovanni Boldini mi fa quest’effetto: lo adoro talmente tanto che mi dà una carica di energia impressionante!

Finito con l’editore, rientro nello stand.

Ora tocca l’intervista con Patrizia, l’addetta stampa.

Una chiacchierata piacevole. Patrizia e Marida, le addette stampa, sono due persone speciali che sanno metterti a tuo agio.

Sabato e domenica: si entra nel vivo!

Salone del libro di Torino, dallo stand della Pluriversum
Salone del libro di Torino: dallo stand della Pluriversum Edizioni

Si capisce subito che il week-end è arrivato.

Appena varco il cancello sabato mattina, milioni di visitatori attendono di entrare.

I serpentoni per acquistare i biglietti, o per chi deve entrare avendolo acquistato online, sono pieni.

La giornata trascorre tra firmacopie, qualche vendita, e l’incontro con i lettori.

Arriviamo alla sera: alle 19.45 in Sala Verde, c’è la presentazione di noi autori Pluriversum e dei nostri libri, i nostri “piccoli”, come ogni autore ama definire la sua opera.

Ed è vero. Un libro è come un figlio. Lo scrivi, e sono i mesi di gestazione, poi quando esce e viene pubblicato, lo devi presentare, far crescere, far conoscere. Lo devi seguire.

Già. Molti pensano, infatti, che una volta scritto il libro e dato l’ok per la stampa, il lavoro sia fatto, finito e concluso.

No! E’ proprio lì che inizia il bello, il lavoro duro, certamente piacevole, della promozione, devi seguire la tua creatura.

L’ora della presentazione vola; noi autori siamo stanchi ma felici. Ci salutiamo, domani ci aspetta un’altra ricca giornata.

E così siamo arrivati a domenica.

I giorni sono volati in fretta.

Oggi è un giorno speciale per me. Oggi con me c’è il mio compagno, passeremo la giornata insieme.

Finito il firmacopie della mattina, con il mio compagno ci dirigiamo a scoprire i diversi stand. E’ pieno, si fa fatica a camminare.

Continuano le interviste, gli eventi. Mi guardo intorno.

E’ pazzesco, penso. Anche io sono un’autrice. Non mi sento nessuno, sia ben chiaro, e sono rimasta la stessa di sempre, però, pensare che in mezzo a tutti quei volumi esposti c’è anche il mio, permettetemi, un pò di emozione me la regala.

Ci dirigiamo all’esterno, verso il padiglione ovale dove hanno gli stand tutti i “colossi”: Mondadori, Feltrinelli, Einaudi … hanno praticamente montato delle piccole librerie …

Luci, colori, suoni, profumi di libri, è un vortice senza fine.

Mi fermo incantata a leggere le grandi scritte che inneggiano alla lettura. Mi luccicano gli occhi. E’ il mio Paese delle Meraviglie, sono una piccola Alice.

La giornata volge al termine.

E’ giunto il momento di andare.

Mi dirigo allo stand, abbracci e strette calorose, con gli autori, con lo staff, colorano il momento dei saluti.

Un pò mi dispiace. Perchè anche se il Salone è veramente un evento impegnativo, che ti prende tutte le energie, ti dà veramente tanto in cambio.

Emozioni che non si possono scrivere, ma solo provare.

Uscendo, mi volto indietro e saluto la confusione per l’ultima volta … ma la tristezza viene subito spazzata via dal pensiero che adesso ci dirigeremo a vedere una villa, la Villa della Regina … ma questa è un’ altra storia!

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