La Twelfth Cake è la torta della Dodicesima Notte, festa che si celebrava in epoca Regency e che corrisponde alla nostra Epifania.

Eccoci di nuovo insieme alla scoperta delle tradizioni delle festività.

Abbiamo parlato del Natale in epoca Vittoriana e del Capodanno nella stessa epoca, ora ci manca l’Epifania!

Nell’Ottocento l’Epifania corrispondeva alla Dodicesima Notte, una festa speciale per gli inglesi che da secoli hanno creato tradizioni e leggende legate a questo particolare periodo dell’anno..

Facciamo un piccolo excursus storico prima di concentraci a parlare della Twelfth Cake.

Le origini della Dodicesima Notte

L’origine più antica dei festeggiamenti delle dodici notti (i dodici giorni di Natale che vanno dal 25 dicembre al 6 gennaio) risale alle feste romane dei Saturnali che si svolgevano dal 17 al 23 dicembre.

Durante questi giorni ci si scambiava i regali e venivano celebrati banchetti.

Per quanto concerne l’Inghilterra, bisogna aspettare il Medioevo quando si formano e si concretizzano le tradizioni legate alla notte dell’ Epifania.

Sempre dai Saturnali prenderebbe avvio la festa dei folli, ripresa in seguito nei festeggiamenti anglosassoni che culminano proprio nella Dodicesima Notte.

A conferma di questo, pensiamo all’opera teatrale di William Shakespeare che, in epoca Tudor, utilizza come ambientazione per una delle sue più famose opere teatrali la

Dodicesima Notte.

W. Shakespeare, La Dodicesima Notte
Scena tratta dalla Commedia di Shakespeare

La festa dei folli

E’ nel contesto della festa dei folli che si inserisce la commedia di Shakespeare, il cui il titolo sottolinea lo scambio dei ruoli, in una commedia degli errori in cui nessuno è chi dice di essere.

Durante questa festa, infatti, i padroni servivano a tavola e … i servi si lasciavano servire … .

Non solo. Venivano eletti falsi papi e vescovi ai quali la folla obbediva, e coloro che li interpretavano erano spesso presi fra i reietti della società.

Dodicesima Notte, scena tratta da una stampa
Festa dei folli, il falso papa

La fine del Natale

Durante il regno della regina Elisabetta I, per eliminare le decorazioni natalizie bisognava aspettare la festa della Candelora, quindi le decorazioni si potevano tenere per tutto il mese di gennaio.

Successivamente il 6 gennaio diventa la data che porta via tutte le feste ed è quindi da quel momento che si potevano togliere gli addobbi, l’abete, le ghirlande …: aspettare dopo tale data … avrebbe portato sfortuna!

L’albero di Natale, ormai secco e praticamente senza aghi, viene bruciato.

Teniamo presente che l’albero di Natale nell’Ottocento era tutto decorato con frutta secca, dolci e regalini per i più piccoli, quindi il 6 gennaio si presentava praticamente spoglio.

La frutta secca rimasta veniva distribuita davanti al camino.

La Twelfth Cake

La protagonista delle feste natalizie e dell’Epifania è la Twelfth Cake, una torta dalle origini antiche, che nasce come dono da offrire al sacerdote quando passava a benedire le case il giorno dell’Epifania.

In seguito, mescolando la festa dei folli con questa tradizione religiosa, si inizia a consumarla la Dodicesima Notte.

Ma esiste un’altra tradizione legata alla Telfth Cake: all’interno di essa si inizia a nascondere un fagiolo: chi lo trovava diventava il re per una notte, oppure aveva davanti a sè un anno fortunato.

E’ un pò la stessa cosa del Christmas pudding di cui abbiamo già parlato nell’articolo sul Natale in Epoca Vittoriana.

La tradizione di preparare questi dolci risale al periodo Medievale, ma la ricetta del 1803 scritta da John Mollard nel suo The Art of Cookey sembra sia la prima ricetta stampata della Twelfth Cake.

Twelfth Cake: la ricetta nel The Art of Cookery
The Art of Cookery: troviamo la prima ricetta stampata della Twelfth Cake

La Twelfth Cake è una torta dall’aspetto magnifico che raggiunge il massimo splendore durante l’epoca Regency.

E’ in questo periodo che si descrive come dev’ essere decorata la Twelfth Cake.

Glassa rosa di zucchero, fiori, ghirlande ma, soprattutto, non dovevano mancare le corone al di sopra, che diventano i veri elementi distintivi di questa torta.

Twelfth Cake
Twelfth Cake

La ricetta della Twelfth Cake tratta dal libro di Mollard

Prendete sette libre di farina, fate una cavità al centro, in cui versate con un cucchiaio con un gill e mezzo di lievito (6 once) e un pò di latte tiepido.

Aggiungete intorno una libbra di burro fresco spezzato in piccoli grumi.

Aggiungete una libbra e un quarto di zucchero setacciato, quattro libbre e mezzo di ribes lavato e raccolto.

Ancora mezza oncia di cannella setacciata, un quarto di oncia di chiodi di garofano pestati, mais e noce moscata misti.

Aggiungete ancora arancia candita a fette o scorza di limone e cedro.

Quando il pan d Spagna è ben lievitato, amalgamate tutti gli ingredienti con un pò di latte tiepido.

Preparate gli stampi ben imburrati e infarinati, poi riempiteli con il composto e infornateli, e quando sono freddi glassateli con lo zucchero preparato a tale scopo come da ricetta.

La festa della Dodicesima Notte

Siamo quindi arrivati alla festa vera e propria.

La Dodicesima Notte si festeggia nel granaio, per i più poveri, o nei grandi saloni per i più ricchi.

Ogni ospite assume il ruolo di un personaggio particolare per l’intera serata.

Per dividere equamente i ruoli, si pesca a caso una carta da un mazzo illustrato con immagini di diversi personaggi.

Oltre al Re e alla Regina che guidano i festeggiamenti, ce ne sono molti altri: il consigliere Double Fee, la signora Prittle Prattle, Sir Tun, ecc. …

L’intrattenimento si conclude con il taglio dell’elegante torta glassata che, come abbiamo visto, presenta due corone sulla sommità.

Dopo la sparizione della festa dei folli, nel XIX secolo, chi trova il fagiolo nascosto nell’impasto è considerato una persona molto fortunata, una sorta di “angelo protettore” della famiglia.

Torte e …

Ovviamente non ci sono solo le Twelfth Cake, ma molto altro ancora.

Fra gli alimenti più tipici sono da ricordare le Mincemeat pies, torte dolci e salate a base di carne e frutta secca, avvolte in un involucro di pasta sfoglia e frolla.

Pensate che secondo la tradizione popolare Le mince pie sono il cibo preferito di Babbo Natale!

Oggi sono sostituite da più semplici biscotti e, naturalmente, se ne lascia un piattino accanto al caminetto, con vicino un bicchierino di brandy o di sharry e … una carota per la renna!

Tutto questo per ringraziare affinchè le calze di Natale siano ben riempite di doni!!

La Dodicesima Notte Regency e Vittoriana

Fino all’ inizio dell’Ottocento non si trovano molte ricette scritte.

Iniziamo a trovarne di più fra il 1803 e il 1870, anni in cui si diffondono molte versioni di dolci per la Dodicesima Notte.

E’ nel 1870 che iniziano i primi cambiamenti per quanto concerne i festeggiamenti.

La regina Vittoria, infatti, ferma tutto!

La sovrana considera i festeggiamenti della Dodicesima Notte non adatti ad un regno ordinato come il suo.

E’ così che progressivamente le ricette per le Twelfth Cake vengono utilizzate solo per i dolci di Natale e per le torte nuziali.

A noi … resta il loro ricordo … attraverso gli antichi stampi che arrivano dall’epoca Regency.

Twelfth Cake con decorazione rivisitata
Twelfth Cake con decorazione rivisitata
Twelfth Cake: particolare di decorazione
Particolare della decorazione di una corona della Twelfth Cake

Siamo così arrivati alla fine delle festività e dei racconti dedicati alle diverse origini dei nostri festeggiamenti.

Spero che abbiate trovato interessanti questi articoli e, come sempre, se volete raccontatemi quello che vi ha più colpito.

A presto!

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